Cara Senna,
volevo ringraziarti per il prezioso rituale a cui da quattro anni prendi parte assieme a me.
Quando mi vedi ferma e sola alla tua riva, sai già cosa voglio.
Sembriamo raccolte in un profondo silenzio, tu ed io, ma di cose ce ne diciamo tante.
Dalla corrente raccolgo consigli: storie umane da raccontare, piste del passato da seguire… In cambio, ti affido i miei crucci, le mie paure, i miei giorni no.
Lo scambio non è equo, lo so, ma tu sei paziente e inghiotti tutto.
Il fiume lava con mani invisibili e i passanti se ne ripartono un po’ più leggeri, perché hanno chissà come la confortante certezza che qui potranno sempre sedere e lasciar un poco del fango che hanno nel cuore.
Alice
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