Le onde del mare trasportano storie.
Contengono più racconti di coraggio, d’amore e di terrore che granelli di sabbia.
Le creste di spuma sono pagine scritte che si leggono ad occhi chiusi.
Esse sospingono da un orizzonte all’altro tutte le domande e tutte le risposte del mondo.
Il peso che trasportano è per noi insostenibile, incapaci come siamo di comprendere cosa sia l’onda che non conosce origine, né destinazione, che non si cura del potere illusorio dei confini, o di quello dei nomi.
L’eterna danza dell’acqua è la prova che anche la Terra respira.
Di ricordi.
I nostri.
Posso chiudere gli occhi per coglierne uno, oppure una domanda, la sua risposta, ma non potrò mai contenere quel respiro arcano, perché la memoria del mare è la memoria delle ere ed io non sono che un lieve sospiro tra i suoi passi di danza.
© Alice Rocchi
[ Foto: Philippines, Tablas Island ]
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