[ Image: © Kirsty Mitchell, The Journey Home, from The Wonderland Book ]
A me,
E al pezzo d’anima che Ottobre si prese.
Dolce Autunno che spiri dall’Ovest
fili la bruma e le tele di ragno,
canti dell’uva e l’ebrezza del raccolto,
intrecciando con dita di sonno
il tempo in cui tutto riposa.
Sul tuo talamo frusciante
la vita si assottiglia
ed io smarrita entro mura diroccate,
non interrogo le stelle,
muti abbagli di pietra,
né le nubi,
promesse di orizzonti che non sfiorerò mai.
In Autunno credo solo alle nebbie,
da cui tutto proviene e nessuno può conoscere.
Così in ascolto sul crinale delle ere mi scopro Memoria,
al cospetto di un futuro che ha i miei occhi e non mi somiglia.
«Lascia andare», mi sussurra con gocce di pioggia.
Il sacrificio è compiuto,
i canti si spengono…
La promessa dell’Autunno
è un silenzio di fango
posto sull’altare delle ere.
© Alice Rocchi
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