Giugno – Il Canto del Mattino

[ Images © Kirsty Mitchell photography, While Nightingales Wept, from The Wonderland Book ]

A Silvia, compagna di viaggio

Il tempo del Popolo magico era finito.

Nel prendere possesso della terra, l’uomo aveva preferito il dominio all’alleanza con le forze selvagge, lasciando che stagione dopo stagione, tramonto dopo tramonto, l’antico Popolo si ritraesse oltre le nebbie.

Lei fu l’ultima a partire, trattenuta dal canto di un gruppo di donne.
Le ascoltava avvicinarsi in punta di piedi al limitare del bosco. Le spiava attraverso la rugiada varcare il confine degli alberi e inoltrarsi lungo i sentieri, in cerca di frutti, di erbe e di radici.
Esse conoscevano il suo nome e le antiche usanze. Sulla via del ritorno, subito prima di abbandonare il bosco, non trascuravano mai di lasciare un dono e di cantare per lei.

L’ultima figlia del Popolo magico compose una danza sulle note di quel canto. Così ringraziano le fate. Coi suoi volteggi si diffuse il canto degli uccelli, che da allora si leva col sole in ricordo di lei.

Oggi quelle donne non esistono più, ma alle prime luci dell’alba la danza si ripete presso quel bosco. Le note si dissolvono quasi subito, ma a una bambina assopita nei dintorni accadde di distinguerle tra il sonno, la veglia e il cinguettio del mattino.

I piedi scalzi, il cuore in tumulto, corse alla finestra e vide la fata che volteggiava sul limitare del bosco. I piedi sfioravano la terra, liberando vortici d’oro. Un balzo, un accento, un allegro…
La bambina serbò della danza un ricordo confuso.
Le note, al contrario, si posarono come petali nel profondo di lei e vi rimasero.

Con gli anni, la bambina apprese l’arte del canto e i segreti d’uno strumento antico che pizzica oggi con dita d’esperta.
La sua voce evoca i riverberi dell’aurora d’estate e per ascoltarla giungono in tanti da ogni parte del mondo.

In notti speciali, che ella sceglie secondo un rito segreto, diffonde le note del Canto del Mattino. Gli spettatori allora, storditi, fanno ritorno alle loro dimore canticchiando la melodia, che mai scorderanno. I loro figli l’apprendono e la ripetono durante i loro giochi.

E a ogni Canto del Mattino che risuona sulla Terra, ella si unisce sul confine delle nebbie, con passi di danza e risata d’aurora.

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