Voci dipinte

James Tissot, La Sognatrice.

Li ho amati tutti, uno per uno, per ragioni sempre diverse.
Qualcuno li chiama errori, ma non sono che prove.
Ho amato ciascuno come il primo raggio di sole dopo mesi di pioggia.
Poi mi deludono e il mio cuore va in pezzi.
Il finale mi è chiaro fin dal principio, ma non so rinunciare a un raggio di sole.
Ricomposto, il mio cuore si scopre più grande, più ricco d’un battito di vita, pronto ad amare di nuovo, nostalgico del senso di ampiezza, di respiro, che l’infrangersi comporta.


Jean-Baptiste Camille Corot, La lettrice coronata di Fiori o La Musa di Virgilio.

Dice il Rumore al Silenzio:
«Sono più forte di te, poiché tutti mi odono.»
Il Silenzio al Rumore non risponde, poiché conosce soltanto l’ascolto.


Émile Friant, Les souvenirs, Petit Palais, Paris.

Gioventù non è avere pochi anni di vita. 
Giovane è chi osa deviare il corso degli eventi, chi rinuncia ad adattarsi,
chi sente ripetere che “il mondo è fatto così” e decide di essere altro. 
Giovane è chi sceglie di continuare ad apprendere, anche quando gli dicono che conosce abbastanza. 
Giovane è continuare a scegliere di essere scomodi, non importa a che età.


L.Chalon, Circe.

Io sono l’Incantatrice, in me si cela la Chiave dei Mondi. 
Lascia che il mio bacio ti risvegli, accoglimi pienamente e la Chiave ti trasformerà. 
Allora sarai porta tra gli Universi e per mezzo di te ciò che attende si compirà.


Alphonse Mucha, La Primavera risveglia la Terra.

Un giorno l’Amore mi venne strappato e io piansi, convinta di doverne fare a meno per sempre.
Invece era accanto, in attesa di un cenno da parte mia: il coraggio d’accogliere ancora.
Giunge sempre, ogni momento, per volti nuovi e vie antiche, perché una volta che si è stati amati, l’Amore resta su di noi, come un marchio che le stelle, che a torto chiamiamo “eterne”, ci invidiano.


Fernand Khnopff, Ritratto di Jeanne Kefer.

Il giorno in cui ti accorgi che il tuo ritmo non è quello della folla e che, per quanto ti sforzi, non puoi che stonare in mezzo agli altri, quello non è il giorno in cui nasconderti.
È il momento d’iniziare a diffondere nel mondo le note che mancano.


Opera?

La mia anima è un giardino nei cui angoli d’ombra talvolta mi inoltro a raccogliere le ore dimenticate.
Non ricordo il cammino, eppure faccio sempre al giardino. È un paesaggio che muta continuamente, dove i sentieri si creano un passo dopo l’altro.
Mi è capitato di riconoscerne qualcuno nell’arte, per cui mi chiedo se essa non sia un diario di viaggio, una mappa in attesa di esploratori smarriti.


Francis Auburtin, Le ninfe, la foresta e il mare.

Le domande che non osi porre sono i confini di ciò che sei.
Non sono le regole che rispetti a definirti, ma quelle che scegli di infrangere.


Charles Bertier, Tra due piogge, lago Robert, Chamrousse.

Ero smarrita.
Costretta a rallentare, temevo di perdere la corsa.
Al contrario, non ho mai fatto tanta strada come quando mi sono seduta ad ascoltare.

© Alice Rocchi

Una risposta a "Voci dipinte"

Add yours

  1. L’ha ripubblicato su Alice la scrittricee ha commentato:

    Incredibile quanto i moti di anni fa si facciano più nitidi oggi.
    Indagare le profondità non porta risposte, ma migliora le domande, ci rende consapevoli di cosa cerchiamo.
    Chissà? Forse tra qualche anno ancora avrò le idee ancora più chiare.

    "Mi piace"

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